Un gennaio senza precedenti, un inizio di inverno eccezionalmente piovoso, anche nel giudizio degli esperti che analizzano i fenomeni e raccolgono le relative statistiche. L’Arpal, infatti, ha diffuso la propria analisi dell’ultimo mese, caratterizzato da tre ondate di maltempo che hanno completamente ribaltato i dati registrati nei primi venti giorni dello scorso dicembre, durante i quali l’ha fatta da padrone un clima totalmente secco.
D’improvviso, l’inverno 2013-2014 è diventato piovoso, con il succedersi dei fenomeni del 25 e 26 dicembre, 4 e 5 gennaio, e dei giorni dal 16 al 20 gennaio. In quello che, per l’Arpal, è classificato come “bacino C” del territorio regionale e comprendente il Tigullio e lo Spezzino, con l’eccezione della sola Val d’Aveto (bacino “E”), in questo lasso di tempo si è avuta una media di 651 millimetri di pioggia, con punte di 750 e 800 millimetri in alcune zone dell’entroterra.
Scorrendo le tabelle dei pluviometri Arpal, si trovano addirittura 1.100 millimetri a Cichero, sul crinale tra Fontanabuona e valle Sturla, dove in giornate singole (il 5 e il 17 gennaio) ne sono caduti 200. Mentre a Barbagelata di Lorsica e Cabanne, attorno al Passo della Scoglina (siamo nel bacino “E”), ci si aggira sui 1.300, con una punta di 210 il 5 gennaio. Il dato scende leggermente in altre zone, con 720 a Ognio, 700 alla Colonia Arnaldi di Uscio, 630 a Borzone.
Fonte:http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2014/01/26/AQRmdhcB-pioggia_record_levante.shtml